25 agosto 2014

L'obiettivo desiderato

La giornata di sabato era iniziata non molto positiva, un caldo strano ed una umidità fuori dal normale annunciavano che la speranza di correre in condizioni "umane" era praticamente nulla.... poi l'inconveniente di rimanere "a terra" con la macchina (batteria scarica) aveva reso la mattinata alquanto nervosa riducendo, le energie (già poche) a disposizione, al lumicino.
Non nego che, mi era passato per la mente la volontà di prendermi un giorno di riposo, ma alcune volte sento forte il desiderio di raggiungere un obiettivo... e sabato l'obiettivo era correre, non sapevo quando e per quanto tempo lo avrei fatto ma la giornata (serata) era ancora lunga prima del definitivo verdetto.
Nel pomeriggio la situazione migliorava leggermente, nuvole minacciose e qualche scroscio d'acqua corsero 
in aiuto alla mia causa lasciandomi buone speranze.
Si è proprio così la "speranza è l'ultima a morire", alle 19:15 finalmente sono su strada, l'obiettivo era raggiunto ossia correre, per quanto tempo lo avrei deciso durante il "viaggio", l'incognita era la tarda ora ma ormai non contava più nulla, spesso d'inverno mi alleno nel buio! forse il dubbio erano le mie gambe e quanto avrebbero reso.
Nessun chilometraggio stabilito a tavolino, ma solo il desiderio di correre e quindi pronti via; solito percorso collaudato in molti allenamenti, l'inizio non è poi malvagio 4'30'' il primo km, ma già al terzo (4'15'') mi rendo conto che la serata può essere positiva.
Con facilità riesco a mantenere questo ritmo fino all'ottavo km passaggio in 34'40'', il percorso non è facile abbastanza ondulato, con l'idea di correre i successivi 8 km a 4' visto il ritorno più agevole.
Il ritmo inizia ad essere buono e mi accorgo di correre a 4' al km con molto facilità e allora decido di prolungare l'uscita aggiungendo altri 8 km a 3'50''.
L'allenamento inizia ad essere interessante, la notte prende il sopravvento, i km iniziano a contare... il crono finale mi premia 24km 1h37'13''.