Che bella Stresa arrivando a Pallanza....
Una settimana tribolata quella appena trascorsa, dal
dolore alla bocca dello stomaco (non ancora scomparso definitivamente), al
dolore alla spalla destra tale da rendermi quasi inerme dal lato destro. Ovviamente
tutto ciò ha influito sugli allenamenti della settimana, non poteva essere
diversamente, da mercoledì praticamente fermo fino a domenica mattina, allorché
complice una trasferta a Milano per lavoro “last minute”, mi ha catapultato al
nord esattamene a Torino dal mio amico Pasquale il sabato.
Il passo poi è stato breve, avendo lui programmato la
partecipazione alla mezza del lago Maggiore non potevo perdere l’occasione di
correrla anch’io anche se onestamente le mie condizioni fisiche e mentali non
erano tali da affrontare l’impegno di una mezza maratona.
Volevo comunque esserci ed alla fine ho fatto la
scelta giusta, un percorso molto suggestivo con la partenza da Stresa ed arrivo
a Pallanza accompagnato dalla splendida giornata di sole. Per me questa gara ha
rappresentato il ritorno agli allenamenti dopo 4 giorni out, semplicemente una
gara di passaggio.
Ho corso a sensazioni senza guardare i tempi a km (solo
il primo ho guardato), l’obiettivo era quello di correre cercando di tenero un
passo buono senza soffrire più di tanto cercando allo stesso tempo di avere
sensazioni positive.
Non è stato facile, il percorso era molto tecnico con
continui sali e scendi e con un leggero vento contrario, poi lo stop di 4
giorni si è fatto sentire soprattutto nei primi 6-7km dove ho fatto veramente
fatica a trovare un ritmo. Però ho corso con molta intelligenza perché ho mollato
subito il gruppo con cui ero all’inizio per affrontare con calma il percorso
cercando di spendere il meno possibile, per poi rientrare su di loro verso metà
gara.
La seconda parte soprattutto dal 12km in poi è stata
un po’ dura perché il percorso era in continua salita ed essendo rimasto da
solo la voglia di spingere era ancora meno, poi però sono stato raggiunto da un
atleta che ha rilanciato il ritmo ridandomi nuovi stimoli che mi hanno permesso
di chiudere in progressione la gara.
1h15’22’’
il tempo finale, per una classifica che dice 22° assoluto e 1° MM40 niente male per chi doveva passare un
weekend di riposo a casa ma che si è ritrovato catapultato a 1200km di distanza
in quel di “Stresa arrivando a Pallanza”…
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