12 marzo 2013

Che bella Stresa arrivando a Pallanza....


Una settimana tribolata quella appena trascorsa, dal dolore alla bocca dello stomaco (non ancora scomparso definitivamente), al dolore alla spalla destra tale da rendermi quasi inerme dal lato destro. Ovviamente tutto ciò ha influito sugli allenamenti della settimana, non poteva essere diversamente, da mercoledì praticamente fermo fino a domenica mattina, allorché complice una trasferta a Milano per lavoro “last minute”, mi ha catapultato al nord esattamene a Torino dal mio amico Pasquale il sabato.
Il passo poi è stato breve, avendo lui programmato la partecipazione alla mezza del lago Maggiore non potevo perdere l’occasione di correrla anch’io anche se onestamente le mie condizioni fisiche e mentali non erano tali da affrontare l’impegno di una mezza maratona.
Volevo comunque esserci ed alla fine ho fatto la scelta giusta, un percorso molto suggestivo con la partenza da Stresa ed arrivo a Pallanza accompagnato dalla splendida giornata di sole. Per me questa gara ha rappresentato il ritorno agli allenamenti dopo 4 giorni out, semplicemente una gara di passaggio.
Ho corso a sensazioni senza guardare i tempi a km (solo il primo ho guardato), l’obiettivo era quello di correre cercando di tenero un passo buono senza soffrire più di tanto cercando allo stesso tempo di avere sensazioni positive.
Non è stato facile, il percorso era molto tecnico con continui sali e scendi e con un leggero vento contrario, poi lo stop di 4 giorni si è fatto sentire soprattutto nei primi 6-7km dove ho fatto veramente fatica a trovare un ritmo. Però ho corso con molta intelligenza perché ho mollato subito il gruppo con cui ero all’inizio per affrontare con calma il percorso cercando di spendere il meno possibile, per poi rientrare su di loro verso metà gara.
La seconda parte soprattutto dal 12km in poi è stata un po’ dura perché il percorso era in continua salita ed essendo rimasto da solo la voglia di spingere era ancora meno, poi però sono stato raggiunto da un atleta che ha rilanciato il ritmo ridandomi nuovi stimoli che mi hanno permesso di chiudere in progressione la gara.
1h15’22’’ il tempo finale, per una classifica che dice 22° assoluto e 1° MM40 niente male per chi doveva passare un weekend di riposo a casa ma che si è ritrovato catapultato a 1200km di distanza in quel di “Stresa arrivando a Pallanza”…